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Centro di Fisioterapia srl Centro di Fisioterapia srl

IL CENTRO

Il CENTRO DI FISIOTERAPIA SRL è una struttura sanitaria operante attraverso l’accreditamento col Servizio Sanitario Nazionale. Le prestazioni sanitarie vengono erogate del tutto gratuitamente agli aventi diritto e col pagamento del ticket per gli altri.

Il CENTRO DI FISIOTERAPIA SRL si avvale esclusivamente di personale di provata esperienza e competenza: lo staff è composto da medici specialisti (ortopedici, fisiatri), terapisti della riabilitazione (t.d.r.) e massofisioterapisti, per la terapia fisica e riabilitativa.

Il CENTRO DI FISIOTERAPIA SRL opera a Cercola (Na) in Via Silvio Pellico n° 25.

Al fine di garantire maggiore rispondenza ai bisogni dell’Utente il CENTRO DI FISIOTERAPIA SRL si impegna ad umanizzare il rapporto operatore-utente mediante un’accoglienza ed un’accettazione che rispetti la sua dignità riuscendo a cogliere e a decodificare in maniera corretta le sue reali esigenze relativamente alla gamma delle prestazioni e dei servizi offerti.

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Direttore Sanitario

Dott.ssa De Simone Anna Rita specialista fisiatra.

IL PERSONALE

De luca Chiara
De luca Chiara
T.D.R.
Nettuno Luca
Nettuno Luca
T.D.R.
Cennamo Giovanna
Cennamo Giovanna
T.D.R.
Neri Anna Clelia
Neri Anna Clelia
T.D.R.
Neri Giuseppe
Neri Giuseppe
T.D.R.
Casoria Fernando
Casoria Fernando
T.D.R.
Nappo Quintiliano Federica
Nappo Quintiliano Federica
T.D.R.
Nappo Quintiliano Federica
Pondo Miriam
T.D.R.
De Rogatis Fabio
De Rogatis Fabio
T.D.R.
Mauriello Paola
Mauriello Paola
Impiegato Amministrativo
Galasso Alberto Maria
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Impiegato Amministrativo
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PRESTAZIONI PRESTAZIONI

FISIOKINESITERAPIA

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Onde d'urto

Onde d'urto

Onde d'urto

SIGLA ESAME: ESWT

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

Le onde d'urto sono state impiegate in campo medico a partire dal 1980 nel trattamento delle patologie litiasiche delle vie urinarie (disgregazione dei calcoli renali) con l'idea fondamentale di poter, agendo dall'esterno e in modo non invasivo, distruggere le strutture bersaglio presenti all'interno dell'organismo, senza danneggiare i tessuti circostanti. L'energia distruttiva o disgregante delle onde d'urto è utilizzata nella litotrissia extracorporea a onde d'urto, in sigla ESWL, dove l'onda d'urto colpendo una massa solida può fratturarla quando la pressione dell'onda supera la forza tensile del materiale o quando, in un mezzo acquoso, si realizza il fenomeno della cavitazione, che comporta altissime pressioni generate dall'implosione delle bolle formate dai gas dissolti nel mezzo acquoso. Questo fatto ha rappresentato un enorme progresso rispetto all'intervento chirurgico, rimasto a lungo l'unica opzione terapeutica nelle calcolosi resistenti alle cure mediche tradizionali. Verso la metà degli anni 80 nuovi studi hanno aperto ulteriori orizzonti sulle potenzialità terapeutiche delle onde d'urto, in particolare in campo ortopedico sia per la cura dei tessuti molli che dei tessuti ossei. In alcune sperimentazioni e applicazioni della terapia ad onde d'urto si presume che siano efficaci anche sistemi che operano con densità di energia (mJ/mm²) molto più bassa (<1/10) di quella efficace nella ESWL e si presume che l'energia dell'onda d'urto abbia anche effetti biologici, non ancora compresi, stimolando processi algologici, riparativi e rigenerativi.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il Terapista applica la testina dell'apparecchio sulla zona da trattare ad una distanza di circa 20-25 cm. e stabilisce l'intensità da utilizzare in base all'indicazione clinica e al grado di sensibilità del paziente: la scorretta applicazione può causare ustioni (se la potenza erogata è eccessiva), danni ad apparecchi elettronici (apparecchi acustici), danni al cristallino (se l'occhio viene irradiato).

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

nessuno.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Prima di sottoporsi alla terapia, il paziente deve togliersi eventuali oggetti metallici e deve liberare dagli indumenti la parte da trattare, che deve essere asciutta.
Eventuali protesi acustiche o spirali endouterine vanno rimosse prima di sottoporsi alle terapie.
I pazienti che devono sottoporsi al trattamento in prossimità degli occhi devono indossare gli appositi occhiali protettivi

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Magnetoterapia

Magnetoterapia

Magnetoterapia

SIGLA ESAME: MAGN

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età; particolare cautela nei pazienti al di sotto dei 12 anni

SIGNIFICATO CLINICO:

La Magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza l’energia elettromagnetica. E’indicata nei casi in cui è necessario stimolare la rigenerazione dei tessuti dopo eventi lesivi di varia natura. Situazioni esemplari sono: il risanamento di fratture ossee, la cura di ulcere cutanee di origine vascolare (nei diabetici ), il recupero anatomico e funzionale di nervi lesi, la riduzione di cicatrici cutanee deturpanti.
Buoni effetti della magnetoterapia sono stati riscontrati anche nel trattamento di contusioni, distorsioni articolari e in tutti i piccoli traumi muscolo-articolari. Potenzia le difese dell’organismo con ripolarizzazione elettrica delle cellule. Produce un’azione antistress, rigenera le cellule lese migliorando la cinetica enzimatica e ripolarizzando le membrane cellulari.
La magnetoterapia promuove quindi un’accelerazione di tutti i fenomeni riparatori con netta azione biorigenerante, antinfiammatoria, antiedematosa, antalgica senza effetti collaterali.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

si utilizzano apparecchiature elettromedicali generanti campi magnetici per mezzo di un solenoide percorso da corrente elettrica. Il Terapista, sulla base della richiesta medica, seleziona il programma specifico dove sono impostati la potenza e la durata del trattamento.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

nessuno.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • portatori di apparati pace maker
  • pazienti in gravidanza
  • neoplasie
  • portatori di mezzi di sintesi metallici

Il paziente deve togliere qualunque oggetto e indumento metallico, elettronico (cellulari, orologi etc.) che potrebbero subire danni.

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Ultrasuono Terapia

Ultrasuono Terapia

Ultrasuono Terapia

SIGLA ESAME: ULTT

TRATTAMENTO ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età (tranne l'età dello sviluppo)

SIGNIFICATO CLINICO:

gli Ultrasuoni sono onde sonore a frequenza elevata, utilizzate soprattutto a scopo antidolorifico e di rilassamento muscolare, che si ottengono sfruttando la piezoelettricità del quarzo. Questa forma di terapia è indicata per coloro che presentano problemi di epicondilite, tendinite calcifica di spalla, esiti di frattura.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

a seconda della richiesta medica, la testina dell'ultrasuono viene posizionata sull'area da trattare con modalità diverse:
􀂉 contatto diretto
􀂉 contatto indiretto
Il contatto diretto è il metodo più usato: sulla zona da trattare viene applicato un gel (contenuto in apposite vescicole) che permette una migliore trasmissione dell'onda attraverso la cute.
Il contatto indiretto viene eseguito tramite mezzo idrico. Il Terapista farà immergere al paziente la parte da trattare in una vaschetta contenente acqua: la testina dell'ultrasuono verrà posta ad una distanza di circa 2 cm dal paziente stesso. Gli ultrasuoni ad immersione vengono generalmente utilizzati per il trattamento di mani e piedi. Sia per la modalità a contatto diretto che per quella a contatto indiretto, terminata la fase di preparazione, il Terapista avvierà lo strumento sul quale sarà già impostata la potenza e la durata della seduta.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

gel (portato dal cliente secondo richiesta medica), vaschetta.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.
Gli U.S. vanno usati con cautela sul rachide di pazienti con esiti di laminectomia per evitare danni al midollo spinale.

Controindicazioni:

  • gravidanza
  • processi infiammatori
  • mestruazioni
  • cartilagine in accrescimento
  • neoplasie
  • T.B.C.
  • presenza di pace-maker
  • arteriopatie obliteranti
  • tromboflebiti
  • varici
  • osteoporosi ad elevato turn-over
  • ipoestesia o anestesia cutanea
  • malattie circolatorie in fase di scompenso

Prima di iniziare il trattamento è bene accertarsi che la parte da trattare sia libera da indumenti e da oggetti metallici.

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Ionoforesi

Ionoforesi

Ionoforesi

SIGLA ESAME: IONO

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

la Ionoforesi o elettrolisi medicamentosa, è una tecnica elettroterapica che sfrutta la corrente continua per introdurre medicamenti nell'organismo ed ottenere effetto antidolorifico: la principale via di penetrazione è rappresentata dagli sbocchi delle ghiandole sudoripare. La quantità del medicamento che attraversa la cute è influenzata dall'intensità della corrente, dalla durata dell'applicazione e dalla concentrazione della soluzione. Tale tecnica è indicata essenzialmente per i pazienti che presentano affezioni artrosiche post-traumatiche e non, nevralgie e tendiniti.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il Terapista, prima dell'applicazione della terapia, deve sgrassare (quando necessario) la zona da trattare con alcool e successivamente avvolgerla con gli elettrodi ricoperti da spugne umide e impregnate di farmaco (portato dal cliente secondo richiesta medica). Il medicamento viene messo sull'elettrodo negativo (nero) se il prodotto usato ha carica negativa, viceversa per un prodotto a carica positiva il farmaco verrà messo sull'elettrodo positivo (rosso): l'elettrodo con il medicamento dovrà essere posto nel punto in cui esiste la sintomatologia dolorosa. Ogni paziente avrà la sua spugna che andrà lavata adeguatamente al termine di ogni seduta (è opportuno che il paziente porti le sue spugne personali da utilizzare per l’intero ciclo di terapie).
Il Terapista poi regolerà l'intensità di corrente tenendo conto delle soglie sensitive del paziente e della misura degli elettrodi: più piccoli sono più alta è la densità di corrente. Il paziente percepirà una sensazione di pizzicore: qualora si tramuti in sensazione di scottatura o di dolore sotto gli elettrodi, occorre avvisare prontamente il Terapista. Se la cute dovesse mostrare un eccessivo arrossamento, il Terapista dovrà prontamente avvisare i medici di turno per i consigli del caso.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

farmaco portato dal paziente, bacinella per disinfettare le spugnette, spugnette, cinghie elastiche per fissare gli elettrodi.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • protesi articolari e osteosintesi metalliche
  • presenza di pace-maker
  • epilessia
  • lesioni cutanee
  • ipoestesia cutanea

Prima di iniziare il trattamento è bene accertarsi che la parte da trattare sia libera da indumenti e da oggetti metallici.

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Correnti Diadinamiche

Correnti Diadinamiche

Correnti Diadinamiche

SIGLA ESAME: DIAD

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

la Diadinamica è una branca della terapia fisica che utilizza a scopo terapeutico gli effetti biologici indotti dall’energia elettrica. Le correnti diadinamiche sono formate da onde con impulsi unidirezionali e sempre positivi, queste onde si ottengono modificando la corrente elettrica sinusoidale a bassa frequenza , combinandole e mutandole tra loro.
Le correnti elettriche provocano importanti effetti biologici; questi sono influenzati dai parametri della corrente impiegata. Le principali manifestazioni provocate dal passaggio della corrente elettrica attraverso i tessuti umani sono l’effetto chimico, la vasodilatazione, l’effetto eccitomotorio, l’effetto antalgico e l’effetto termico.
Le correnti diadinamiche sono indicate per i casi di tendinite(al gomito, polso, spalle, ginocchio, caviglie) per postumi dolorosi e traumi articolari, per artropatie acute e croniche e per algie muscolari.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

la terapia con correnti diadinamiche viene fatta con correnti diadinamiche viene fatta tramite due elettrodi con grandezze in base all’area da trattare, in cui viene posizionato l’elettrodo attivo (in corrispondenza del maggior dolore) mentre l’altro elettrodo viene messo nelle vicinanze.
Le correnti diadinamiche sono regolate in base alle sensazioni del paziente, il quale segnala la soglia di percezione dello stimolo e la soglia del dolore. Non si superano i dieci minuti di seduta.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

spugnette.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • presenza di pace-maker
  • pazienti in gravidanza
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Elettroterapia dei muscoli normo e denervati

Elettroterapia dei muscoli normo e denervati

Elettroterapia dei muscoli normo e denervati

SIGLA ESAME: ELIT

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

l'Elettrostimolazione muscolare è una terapia il cui scopo principale è l'azione eccitomotrice sulle fibre muscolari denervate o sui gruppi muscolari ipotrofici. Questa terapia viene eseguita con correnti elettriche variabili nel tempo in rapporto alla forma, alla durata degli impulsi, alla pausa e alla direzione del flusso. La sua caratteristica più importante è quella di poter contrarre selettivamente gruppi muscolari diversi. Questa terapia è indicata per i pazienti con problemi di ipotrofia muscolare da non uso, paralisi per lesione del secondo neurone.
Nelle ipotrofie da non uso, il deficit è spesso procurato da immobilizzazione prolungata in apparecchio gessato: l' elettrostimolazione induce rapidamente il miglioramento del tono e del trofismo. In questi casi è importante l'associazione di una opportuna chinesiterapia.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il terapista inserirà gli elettrodi in apposite spugne adeguatamente preparate (immerse in acqua) che verranno lasciate molto umide al fine di permettere una migliore trasmissione della corrente. Le due spugnette verranno posizionate lungo il decorso del muscolo che dovrà essere stimolato: una spugnetta verrà messa all'origine del muscolo, l'altra all'inserzione, facendo ben attenzione a ricercare con cura il punto motore del muscolo al fine di avere una migliore contrazione.
A questo punto il terapista regolerà l'intensità di corrente fino ad ottenere una buona contrazione muscolare. La soglia di eccitabilità varia da paziente a paziente. Al termine della seduta la macchina porterà automaticamente l'intensità di corrente a zero.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

spugnette.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • lesione del primo motoneurone
  • cardiopatie
  • pazienti con protesi o mezzi di sintesi

Prima di iniziare il trattamento è bene accertarsi che la parte da trattare sia libera da indumenti e da oggetti metallici e che non siano presenti escoriazioni.

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Correnti tens

Correnti tens

Tens

SIGLA ESAME: TENS

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

la Tens è una terapia esclusivamente antalgica che consiste nel far passare una corrente elettrica a intensità variabile nella zona dolorosa attraverso la cute, per ottenere un effetto analgesico. E' indicata per i pazienti in cui sia necessaria una vera e propria terapia del dolore.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il Terapista applicherà sulla zona dolorosa due spugnette umide (per favorire la conduzione di corrente) nelle quali sono inseriti i due elettrodi. Gli elettrodi devono essere ben fissati alla parte da trattare con cinghie elastiche, così da garantire una pressione uniforme ed evitare pericolose concentrazioni di corrente. A questo punto il Terapista regolerà l'intensità di corrente tenendo conto del grado di sensibilità del paziente: il tipo di corrente e la durata del trattamento vengono impostati dal Terapista stesso

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

spugnette, cinghie elastiche per fissare gli elettrodi, placchette elettriche di diverse dimensioni.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • pazienti con alterazioni della sensibilità locale
  • pazienti con protesi metalliche locali
  • pazienti con pacemaker
  • pazienti in gravidanza.

Prima di iniziare il trattamento è bene accertarsi che la parte da trattare sia libera da indumenti e da oggetti metallici e che non siano presenti escoriazioni.

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Laser terapia

Laser terapia

Laser terapia

SIGLA ESAME: LASE

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

la Laserterapia sfrutta a scopo terapeutico gli effetti biologici della luce laser per ottenere effetto antidolorifico. La luce laser viene prodotta attraverso un'emissione stimolata dove un atomo eccitato viene forzato ad emettere quando è investito da un'onda luminosa proveniente da un altro atomo; l'onda del secondo atomo si somma a quella del primo e viene emessa nella stessa direzione. I fotoni emessi possono a loro volta colpire altri atomi eccitati e innescare una serie di emissioni stimolate a catena con produzione di un fascio di fotoni con la stessa direzione e lunghezza d'onda.
Il paziente che si sottopone a questa terapia, generalmente, presenta forme artrosiche, periartritiche, epicondilitiche, fibrositiche e contratturali.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il metodo utilizzato per l'applicazione del Laser è quello a scansione (emissione continua). L'apparecchio è dotato di comandi che consentono di regolare l'ampiezza dell'area da irradiare e la velocità di scansione orizzontale e verticale: si possono irradiare superfici di grandi dimensioni. Il fascio di emissione viene mantenuto a circa 30 cm. di distanza dalla zona da trattare (occorre evitare che il raggio luminoso colpisca ghiandole a secrezione interna).
Il Terapista, sulla base della richiesta medica, seleziona il programma specifico dove sono impostati la potenza e la durata del trattamento.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

occhiali protettivi appositi.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • epilessia
  • pazienti in gravidanza
  • neoplasie

Prima di iniziare la terapia è bene accertarsi che la parte da trattare sia pulita. Il paziente deve togliere qualunque oggetto e indumento che possa ostacolare il passaggio del raggio luminoso ed è opportuno che indossi gli occhiali di protezione in quanto la retina può essere soggetta a lesioni gravi.

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Infrarossi

Infrarossi

Infrarossi

SIGLA ESAME: IRIN

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

la terapia con gli Infrarossi è una tecnica fisioterapica che sfrutta a scopo terapeutico gli effetti biologici prodotti dai raggi infrarossi (I.R.) nei tessuti. Questi ultimi fanno parte della termoterapia esogena, in quanto il calore che si sviluppa e che il nostro organismo assorbe, è un calore superficiale che penetra di poco la cute ed il tessuto muscolare. Gli effetti principali che si producono dall'applicazione dei raggi infrarossi sono molteplici: effetto termico che si traduce in un rilassamento muscolare, effetto antalgico in quanto con la vasodilatazione che si ottiene si determina una rimozione dei cataboliti prodotti dai tessuti affetti da patologie neuro-mio-scheletriche, effetto trofico poiché con la vasodilatazione si ha un apporto di sostanze nutritive e di ossigeno nei tessuti

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il terapista, dopo aver posizionati in maniera comoda e funzionale il paziente da trattare, applica localmente una sola lampada di infrarossi. Nell'effettuare tali applicazioni bisogna seguire le norme sottoelencate:
a) La parte da trattare deve essere denudata.
b) La regione cefalica va protetta con un copricapo.
c) La lampada generatrice deve essere collocata a distanza di 50 cm dal paziente.
d) I raggi devono essere perpendicolari alla superficie da irradiare

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

occhiali protettivi appositi.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • Le applicazioni locali di raggi infrarossi sono praticamente prive di controindicazioni. Particolare cautela nei soggetti cardiopatici ed ipotesi

Prima di sottoporsi alla terapia, il paziente deve togliersi eventuali oggetti metallici e deve liberare dagli indumenti la parte da trattare, che deve essere asciutta.
E’ necessario che il paziente e il terapista indossino gli appositi occhiali protettivi

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Linfodrenaggio Manuale

Linfodrenaggio Manuale

Linfodrenaggio Manuale

SIGLA ESAME: MASD

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

il Linfodrenaggio manuale, praticato mediante un’idonea pressione sui tessuti, consente di ottenere un drenaggio ottimale dei liquidi esercitando il cosiddetto “effetto-pompa”. Le varie “prese” permettono di drenare la maggior quantità di liquidi possibile e di direzionarli verso i linfonodi (o stazioni linfatiche) e successivamente eliminarli, attraverso il circolo venoso e quindi i reni. Il Linfrodrenaggio manuale ha un effetto simpaticolitico e inibisce i recettori che trasmettono il dolore attraverso specifiche vie nervose.
E’ indicato nelle seguenti patologie: linfedemi primari e secondari, lipedemi, edemi traumatici (fratture, contusioni, distorsioni), edemi da inattività, ulcus crucis, sindrome di Sudeck, colpo di frusta, emicrania; sinusite mascellare e frontale; tinnito, sindrome di Meniere.

PREPARAZIONE INIZIALE:

nelle ore precedenti e seguenti al trattamento si consiglia maggiore assunzione di liquidi per favorire la circolazione della linfa.

METODICA DI ESECUZIONE:

tale tecnica non prevede l'uso di forza muscolare da parte del Terapista, non è traumatizzante, e permette un rilassamento generale del paziente.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

locale ampio con lettino ad altezza regolabile, lenzuolo monouso, borotalco.

NOTE:

E’ necessaria una accurata anamnesi medica per accertare l’idoneità del paziente

Documenti da portare al momento della programmazione:

- la richiesta redatta dal Medico curante con specificata la diagnosi
- la documentazione sanitaria in possesso inerente la patologia.

Controindicazioni:

  • malattie infettive acute in atto (setticemia)
  • erisipela (streptococco e stafilococco)
  • T.B.C.
  • presenza di tumori
  • insufficienza cardiaca
  • insufficienza renale
  • ipertiroidismo
  • TVP
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Massoterapia

Massoterapia

Massoterapia

SIGLA ESAME: MASS

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

il Massaggio è un complesso di manovre sintomatiche indicato nelle sindromi fibromialgiche. Si pratica con le mani allo scopo di provocare nei tessuti modificazioni dirette o riflesse che si estrinsecano attraverso la stimolazione dei tessuti superficiali, della rete nervosa periferica, con trasmissione dello stimolo ai centri midollari e conseguente riflessione alla periferia cutanea e viscerale.
Esso non risolve all'origine il disturbo, ma può essere considerato strumento di supporto, con effetto miorilassante, a strategie di esercizio attivo assistito.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il Terapista, dopo aver passato la zona da trattare con olio o borotalco, mette in atto manovre di sfioramento, frizionamento, impastamento, scollamento, battitura variando la pressione a seconda dell'effetto terapeutico che si vuole ottenere.
Il paziente che si sottopone a una seduta di massoterapia deve assumere posizioni comode per il completo rilassamento muscolare. Per i trattamenti alla colonna dorsale, lombare e sacrale deve essere assunta la posizione prona con un cuscino sotto l'addome; per quelli al collo ed alle spalle è preferibile che il paziente sia seduto su uno sgabello.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

locale aerato, luminoso e ampio per permettere al terapista di muoversi attorno al lettino, lettino idoneo, olio, borotalco.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • irritazione cutanea
  • fase infiammatoria acuta

(salvo diversa indicazione medica)

La parte da trattare deve essere libera da indumenti e si raccomanda l'igiene personale.

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Tecarterapia

Tecarterapia

Tecarterapia

SIGLA ESAME: TCR

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

Nell'ambito della riabilitazione motoria e della fisioterapia, la tecarterapia rappresenta una soluzione che si avvale di una differenza di potenziale energetico e che viene adottata da molti fisioterapisti. Consiste sostanzialmente in un'attivazione energetica del corpo del soggetto. L'innovazione di questo approccio è data però da una sostanziale differenza: mentre in altre terapie l'energia viene trasferita al paziente dall'esterno, durante la tecarterapia viene stimolata energia direttamente dall'interno del tessuto muscolare. Di solito non si tratta mai di una sola seduta ma di un percorso da iniziare col terapeuta, spesso associato al suggerimento di esecuzione di alcuni esercizi di isometrica e di allunamento muscolare. Il fine ultimo è quello di attivare i processi antinfiammatori e riparativi naturali di cui il nostro corpo predispone. Ciò permette di ridurre considerevolmente la soglia del dolore nel soggetto, oltre ad accelerare i tempi di recupero della fase riabilitativa.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

La tecarterapia agisce in un raggio di radiofrequenze a onde lunghe a 0,5 Mhz, superiori a quelle che provocano le contrazioni muscolari. È sufficiente un elettrodo capacitivo o un elettrodo resistivo. Non ci sono controindicazioni particolari e la terapia si presenta dunque come innocua. La corrente non passa per contatto diretto, come si può immaginare, ma si presenta grazie a un movimento di attrazione e repulsione delle cariche ioniche naturali presenti nel corpo umano. La superficie cutanea non viene dunque attraversata da alcuna forma di proiezione diretta di energia. Occore però evitare di eseguire la tecar in caso di stato di gravidanza, di pazienti portatori di pace maker o di protesi metalliche.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Documenti da portare al momento della programmazione:

- la richiesta redatta dal Medico curante con specificata la diagnosi
- la documentazione sanitaria in possesso inerente la patologia.
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Trazione cervicale e lombare

Trazione cervicale e lombare

Trazione cervicale e lombare

SIGLA ESAME: TRSC

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

la Trazione cervicale e lombare consiste nell'applicazione di forze che agiscono sui segmenti dell'apparato locomotore in senso opposto: ciò determina un allontanamento dei corpi vertebrali fino a 2 mm, con stiramento delle strutture muscolari e legamentose ed ampliamento dei forami di coniugazione. Questo allontanamento facilita la lubrificazione articolare e, in alcuni casi, il rientro di ernie discali intravertebrali cervicali. Questa terapia è indicata per i pazienti che presentano disturbi alla colonna cervicale.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il Terapista applica la trazione facendo accomodare il paziente sull'apposita poltrona in posizione seduta, con il dorso ben appoggiato allo schienale e con le anche e le ginocchia flesse a 90°. A questo punto il Terapista posiziona la mentoniera in modo che la forza traente agisca sull'occipite. Tra il mento e la mentoniera viene messo un tovagliolino di carta e le spalle vengono bloccate con staffe. L'apparecchio verrà tarato secondo il peso indicato sulla richiesta medica: trascorso il tempo di trazione, il Terapista apre la valvola di detrazione e libera il paziente. Durante la seduta il paziente deve rimanere immobile: in presenza di una lombalgia o di una forma ansiosa si dovrà ricorrere alla posizione supina anziché seduta.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

poltrona con apposito bretellaggio.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • fratture vertebrali recenti
  • processi infettivi o tumorali
  • osteoporosi
  • pazienti con sintomatologia acuta.

Prima di iniziare il trattamento è bene che il paziente tolga qualsiasi oggetto o indumento che possa creare fastidio durante la seduta.

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Rieducazione motoria individuale

Rieducazione motoria individuale

Rieducazione motoria individuale

SIGLA ESAME: RMTR

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

per Rieducazione motoria individuale si intende l'insieme delle forme di attivazione muscolare e degli esercizi articolari semplici e complessi diretti ad un fine terapeutico.
Questa terapia viene prescritta per il miglioramento della forza del muscolo, della capacità di lavoro muscolare (in particolare la resistenza), della coordinazione del movimento e del recupero psicologico del paziente.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il Terapista utilizza, a seconda della necessità, il movimento attivo o passivo: il movimento passivo, eseguito in rilasciamento, ha per compito principale quello di conservare libero il movimento articolare, prevenendo la formazione di aderenze e di retrazioni capsulari, legamentose, muscolari, tendinee, cutanee, mantenendo l'elasticità delle parti molli periarticolari e la normalità dei piani di scorrimento tendinei e aponeurotici, favorendo la produzione di liquido sinoviale.
L'esercizio passivo ha un'azione importante sul circolo locale: l'alternarsi di stiramenti e rilasciamenti muscolari ha un'azione di pompa assai utile nel favorire il ritorno venoso e linfatico al cuore destro.
Il movimento passivo ha, infine, una parte importante nel conservare o ricostruire l'immagine del movimento segmentario: la stimolazione estero e propriocettiva legata alle pressioni e alle trazioni sulla cute, sui muscoli, sui tendini, sulle formazioni periarticolari da' origine all'invio di messaggi afferenti di grande utilità per l'elaborazione di schemi centrali che sono alla base della motilità fisiologica.
L'esercizio attivo comprende tutti gli esercizi terapeutici che utilizzano le contrazioni muscolari.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

locale ampio e luminoso, lettino ampio e alto, rotolo di gommapiuma, scaletta, sgabello, accessori (pesi, elastici, tavoletta propriocettiva, set di gommapiuma per la rieducazione della mano).

NOTE:

Documenti da portare al momento della programmazione:

- la richiesta redatta dal Medico curante con specificata la diagnosi
- la documentazione sanitaria in possesso inerente la patologia.

Si consiglia di indossare un abbigliamento comodo.
Ogni tipo di problema viene valutato dal Terapista prima di iniziare il trattamento.

Prima di iniziare il trattamento è bene che il paziente tolga qualsiasi oggetto o indumento che possa creare fastidio durante la seduta.

Centro di Fisioterapia srl
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Laser YAG

Laser YAG

Laser YAG

SIGLA ESAME: LAYA

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

Il LASER NdYag è un particolare tipo di laser che sfrutta l’effetto fotochimico (stimolazione luminosa che va ad accelerare il metabolismo a livello cellulare) , fotomeccanico (pressione esercitata dall’impatto dei fotoni emessi dalla sorgente luminosa sulla superficie del tessuto ) e fototermico (aumento della temperatura del tessuto con maggior afflusso di sangue e ossigeno) della luce laser con lunghezza d’onda di 1064 nm, per trasferire energia ai tessuti, andando così a ristabilire l’equilibrio energetico compromesso. Il flusso di questo laser ha una capacità di penetrazione di 5-6 cm e va a provocare delle modificazioni biochimiche a livello della membrana cellulare, che portano ad una riattivazione e alla stimolazione del metabolismo delle cellule.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il metodo utilizzato per l'applicazione del Laser è quello a scansione (emissione continua). L'apparecchio è dotato di comandi che consentono di regolare l'ampiezza dell'area da irradiare e la velocità di scansione orizzontale e verticale: si possono irradiare superfici di grandi dimensioni. Il fascio di emissione viene mantenuto a circa 30 cm. di distanza dalla zona da trattare (occorre evitare che il raggio luminoso colpisca ghiandole a secrezione interna).
Il Terapista, sulla base della richiesta medica, seleziona il programma specifico dove sono impostati la potenza e la durata del trattamento.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

occhiali protettivi appositi.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • epilessia
  • pazienti in gravidanza
  • neoplasie

Prima di iniziare la terapia è bene accertarsi che la parte da trattare sia pulita. Il paziente deve togliere qualunque oggetto e indumento che possa ostacolare il passaggio del raggio luminoso ed è opportuno che indossi gli occhiali di protezione in quanto la retina può essere soggetta a lesioni gravi.

Centro di Fisioterapia srl
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Esercizi posturali propriocettivi individuali

Esercizi posturali propriocettivi individuali

Esercizi posturali propriocettivi individuali

SIGLA ESAME: POPR

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

Gli esercizi posturali e propriocettivi sono un elemento fondamentale nella riabilitazione, in quanto i movimenti eseguiti hanno lo scopo di rendere armonica la struttura del corpo umano e mobilizzarne le articolazioni, in primis la colonna vertebrale e, di conseguenza, i distretti corporei ad essa connessi: ossia il bacino, le anche e gli arti inferiori, le spalle e gli arti superiori e il capo.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il Terapista utilizza, a seconda della necessità, il movimento attivo o passivo: il movimento passivo, eseguito in rilasciamento, ha per compito principale quello di conservare libero il movimento articolare, prevenendo la formazione di aderenze e di retrazioni capsulari, legamentose, muscolari, tendinee, cutanee, mantenendo l'elasticità delle parti molli periarticolari e la normalità dei piani di scorrimento tendinei e aponeurotici, favorendo la produzione di liquido sinoviale.
L'esercizio passivo ha un'azione importante sul circolo locale: l'alternarsi di stiramenti e rilasciamenti muscolari ha un'azione di pompa assai utile nel favorire il ritorno venoso e linfatico al cuore destro.
Il movimento passivo ha, infine, una parte importante nel conservare o ricostruire l'immagine del movimento segmentario: la stimolazione estero e propriocettiva legata alle pressioni e alle trazioni sulla cute, sui muscoli, sui tendini, sulle formazioni periarticolari da' origine all'invio di messaggi afferenti di grande utilità per l'elaborazione di schemi centrali che sono alla base della motilità fisiologica.
L'esercizio attivo comprende tutti gli esercizi terapeutici che utilizzano le contrazioni muscolari.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

locale ampio e luminoso, lettino ampio e alto, rotolo di gommapiuma, scaletta, sgabello, accessori (pesi, elastici, tavoletta propriocettiva, set di gommapiuma per la rieducazione della mano).

NOTE:

Documenti da portare al momento della programmazione:

- la richiesta redatta dal Medico curante con specificata la diagnosi
- la documentazione sanitaria in possesso inerente la patologia.

Si consiglia di indossare un abbigliamento comodo.
Ogni tipo di problema viene valutato dal Terapista prima di iniziare il trattamento.

Prima di iniziare il trattamento è bene che il paziente tolga qualsiasi oggetto o indumento che possa creare fastidio durante la seduta.

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Laser terapia scanner

Laser terapia scanner

Laser terapia scanner

SIGLA ESAME: LASESC

ESAME ESEGUIBILE SU PAZIENTI: Tutte le fasce di età

SIGNIFICATO CLINICO:

la Laserterapia sfrutta a scopo terapeutico gli effetti biologici della luce laser per ottenere effetto antidolorifico. La luce laser viene prodotta attraverso un'emissione stimolata dove un atomo eccitato viene forzato ad emettere quando è investito da un'onda luminosa proveniente da un altro atomo; l'onda del secondo atomo si somma a quella del primo e viene emessa nella stessa direzione. I fotoni emessi possono a loro volta colpire altri atomi eccitati e innescare una serie di emissioni stimolate a catena con produzione di un fascio di fotoni con la stessa direzione e lunghezza d'onda.
Il paziente che si sottopone a questa terapia, generalmente, presenta forme artrosiche, periartritiche, epicondilitiche, fibrositiche e contratturali.

PREPARAZIONE INIZIALE:

non prevista

METODICA DI ESECUZIONE:

il metodo utilizzato per l'applicazione del Laser è quello a scansione (emissione continua). L'apparecchio è dotato di comandi che consentono di regolare l'ampiezza dell'area da irradiare e la velocità di scansione orizzontale e verticale: si possono irradiare superfici di grandi dimensioni. Il fascio di emissione viene mantenuto a circa 30 cm. di distanza dalla zona da trattare (occorre evitare che il raggio luminoso colpisca ghiandole a secrezione interna).
Il Terapista, sulla base della richiesta medica, seleziona il programma specifico dove sono impostati la potenza e la durata del trattamento.

MATERIALI DI SUPPORTO PREVISTI:

occhiali protettivi appositi.

NOTE:

si potrà eseguire la seduta soltanto con la presentazione della richiesta del Medico curante con diagnosi specificata.

Controindicazioni:

  • epilessia
  • pazienti in gravidanza
  • neoplasie

Prima di iniziare la terapia è bene accertarsi che la parte da trattare sia pulita. Il paziente deve togliere qualunque oggetto e indumento che possa ostacolare il passaggio del raggio luminoso ed è opportuno che indossi gli occhiali di protezione in quanto la retina può essere soggetta a lesioni gravi.

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LISTE DI ATTESA LISTE DI ATTESA

Criteri di formazione

I criteri di formazione delle liste d'attesa tengono conto dei volumi di attività erogati nell'ultimo biennio e delle particolari esigenze del cittadino utente.

Nel computo dei giorni di attesa si considerano solo i giorni lavorativi e si tiene conto degli eventuali periodi di ferie della struttura.

Tempi di attesa previsti
(Dalla prenotazione all'inizio dell'erogazione delle prestazioni richieste)

Tipologia Prestazioni Attesa max in gg
Prestazioni Ambulatoriali 3

Tempi medi effettivi di attesa
(Monitoraggio ultimi 24 mesi)

Tipologia Prestazioni Attesa max in gg
Prestazioni Ambulatoriali 3

Lista di attesa

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PRENOTAZIONI PRENOTAZIONI



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Via Silvio Pellico, 25 - 80040 Cercola (NA)
Telefoni: 081 7331615 - 081 5552197
Fax: 081 5554982
E-mail: prenotazione@centrodifisioterapiacercola.it
Pec: fisioterapia@legalmail.it

Orari

  • Mattina - dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00
  • Pomeriggio - dal lunedì al venerdì dalle ore 14:00 alle ore 18:00

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